da Libertà, 29/11/2013 – Dossier Giovani
Sul versante della prevenzione delle dipendenze L’Arco è attivo dal 2001. Ai giovani delle scuole secondarie e dei centri di aggregazione della provincia rivolgiamo percorsi di sensibilizzazione con finalità preventive sul tema dell’uso e abuso di sostanze legali e non: quest’anno ad esempio abbiamo raggiunto oltre 300 ragazzi tra i 13 e i 18 anni di scuole diverse. Al momento le nuove dipendenze verso cui poniamo grande attenzione riguardano l’utilizzo del web e della tecnologia: senza fare inutili guerre a internet e anzi riconoscendolo come un ottimo alleato se utilizzato per l’informazione e il confronto, crediamo che debba essere utilizzato con alcune accortezze.
Non va infatti sottovalutato il rischio della diffusione di dati o immagini personali sui social network, che possono essere facilmente manipolati e/o sottratti per essere utilizzati ad altri scopi. Solo per citare il social network più noto, un abitante del pianeta su 13 ha una pagina Facebook, e i social sono l’unica fonte di informazione per il 48% dei giovani. Essere online per molte ore ininterrottamente può contribuire a ridurre le attività sociali esterne e diminuire le relazioni personali vissute fuori casa, incrementando invece quelle mediate dal computer.
Le relazioni web dovrebbero svilupparsi in funzione e non in sostituzione della realtà. Online inoltre si trovano praticamente ovunque continui stimoli a partecipare a scommesse o ad attività legate al gioco d’azzardo, sempre più presente anche nel nostro territorio, dove sale gioco e attività affini hanno avuto una diffusione impressionante.
Il nostro settore si occupa da anni anche di interventi di prevenzione della dipendenza da gioco d’azzardo patologico (Gap), affidati ad Alessandra Bassi, che punta l’attenzione su un nuovo problema, quello dei giovani che rischiano di soffrire per le conseguenze del gioco d’azzardo eccessivo perché sono figli di giocatori. Questi ragazzi si trovano in famiglie con problemi economici causati da debiti e coinvolti nelle dinamiche emotive dei genitori dominate da rabbia, senso di tradimento, ma anche vergogna e senso di colpa. Anche per loro è molto importante che le agenzie educative come la scuola e gli spazi per i giovani si muovano per ascoltarli e orientarne le scelte.
di Chiara Castignoli, educatrice, coordinatrice e referente per la prevenzione delle dipendenze per la cooperativa sociale L’Arco e operatrice all’interno del centro di aggregazione Kaprasquare, lo spazio per i giovani nel quartiere Roma di Piacenza.
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